Antonio Giagoni è un cantautore toscano, nato a Viareggio nel 1987. Gravita attorno alla musica più o meno da sempre ma inizia a concretizzare la sua attività artistica all’età di diciotto anni circa cominciando a scrivere le prime canzoni e lavorando in uno studio di registrazione che diventerà di lì a poco il suo ufficioso domicilio.
Nel 2008 collabora con Massimo Luca (storico chitarrista di Lucio Battisti) alla produzione artistica di tre brani.
Nel 2009 forma gli ZoCaffè band con la quale pubblica tre album usciti rispettivamente nel 2012, 2013 e 2016 per Phonarchia Dischi e con la quale fa più di 200 concerti.
Nel giugno 2012 vincono Arezzo Wave Band come miglior gruppo toscano avendo la possibilità così di suonare sul palco dello storico Arezzo Wave Festival e di girare gran parte della penisola suonando nelle più svariate situazioni.
Nel 2013 vincono il Metarock festival aprendo poi il concerto di Levante e Max Gazzè a Pisa e il B-live contest come miglior band B- live Italia e con la vittoria di un tour di sei date nel sud.
Nel 2016 esce il terzo ed ultimo album della band che di lì a poco si scioglie come spesso succede. Nel frattempo, comincia a lavorare alla scrittura di nuovi brani per dare inizio al suo progetto solista, passa l’estate del 2017 a suonare in giro chitarra, voce e grancassa e a scrivere. Ad inizio 2018 uno dei nuovi testi viene selezionato da Aletti Editore per l’inserimento nell’antologia “Autori di Mogol”. Nel Maggio 2018 vince il premio “miglior cantautore” in occasione del “Premio Lucio Dalla”.
Nel 2022, dopo la pandemia, inizia la produzione del suo primo disco solista che si intitolerà “Canzoni (quasi) fuori moda”.
Qual è stato il momento che ti ha fatto dire “voglio fare musica”?
Ero molto piccolo e tutte le volte che mi trovavo ad una festa dove erano presenti dei musicisti mi fissavo davanti a loro e stavo tutta la sera li’, generalmente ero molto attratto dal chitarrista e dalla sua pedaliera e dal batterista, spesso chiedevo ai miei genitori di farmi salire sul palco con loro portandomi dietro la mia chitarrina giocattolo rigorosamente rossa come quella di papà.
Come nasce una tua canzone? Esiste qualche ritualità dietro l’atto della scrittura?
Nasce da un’esigenza fondamentalmente, un qualcosa che parte da dentro e matura fino al momento in cui non decido di metterla su carta. Le mie canzoni nascono nella testa e stanno li’ un bel po’, poi le scrivo.
È uscito il tuo nuovo singolo “Estate”: ce lo racconti in poche parole?
Un singolo che descrive la sensazione di svuotamento sociale ed emotivo subito a causa della pandemia e quindi la voglia di vita, la voglia di una nuova estate.
Ci racconti il percorso emotivo che ti ha portato alla realizzazione del pezzo?
Eravamo tutti isolati, da un bel po’ la musica si era completamente fermata, la vita notturna pure, la vita sociale era ormai un lontano ricordo e quindi tutto questo mi ha portato a scrivere Estate.
Al singolo si accompagna anche un videoclip. Ce ne vuoi parlare?
Si, in realtà’ e’ un lavoro molto ampio, nel senso che da Giugno a Dicembre faro’ uscire 5 singoli, 2 dei quali appunto sono già fuori (Tremo ed Estate), ogni singolo avrà’ un videoclip che andrà’ a formare un cortometraggio, una volta usciti tutti i singoli uscire’ il montaggio intero della parte video. Per questo voglio ringraziare tantissimo il regista, Emiliano Giannelli e tutti gli attori che stanno facendo un lavoro eccezionale.
Qualche anticipazione per i tuoi prossimi lavori e impegni?
Siamo molto vicini all’uscita del nuovo singolo che si intitola Peter-Pan e sarà’ disponibile su tutte le piattaforme dal 29 Settembre ed in radio dal 6 Ottobre. Nel frattempo, abbiamo appena suonato ad un festival bellissimo, il GoraFest e stiamo organizzando il calendario live autunno/inverno. Anzi se volete farci suonare potete scrivere a Giagoni.87@hotmail.com. Grazie a tutta la redazione per avermi concesso questo spazio.