Gemini è un cantautore che negli anni abbiamo imparato a conoscere e apprezzare, artista sensibile e mai banale. Con l’uscita del nuovo progetto, Antonio Sambalotti (nome reale di Gemini), ha deciso di ricominciare da zero e in solitaria, per raccontare l’attualità con fermezza e delicatezza. Il 24 novembre, uscirà infatti il suo nuovo singolo, dal titolo La volta buona, un brano che parla di forza, coraggio e della capacità di reagire per arrivare alla volta buona e realizzare i propri sogni. Tuttavia, il brano, sebbene sia un inno per tutti, è in particolar modo dedicato alle donne: infatti, è il calcio femminile a fare da sfondo ad un racconto dedicato alle donne e per le donne, tra sacrifici e rinunce, per realizzare la propria volta buona.
Il 24 novembre sarà poi una giornata importante per Gemini, poiché presenterà il brano in anteprima all’evento La volta buona – (Non) Sono solo parole presso l’anfiteatro Beppe Fenoglio a La Loggia (TO), evento organizzato dall’associazione Per Aspera ad Astra e dall’agenzia Mapa Sports Agency con il patrocinio del Comune di La Loggia e la partecipazione della Ginnastica ritmica Isef Torino per una serata contro la violenza sulle donne e la violenza di genere.
Partiamo dal brano, un nuovo inizio e una grande emozione
È per me un’emozione grandissima, è per me un nuovo esordio e sarà anche la prima volta che parlo alle donne. Il tutto, condito anche con l’uscita in concomitanza con un evento importante, emozionante e impegnativo. Il 24 novembre sarà la prima volta che canterò dal vivo questo brano e sarà speciale per me farlo all’evento La volta buona – (Non) Sono solo parole.
Come nasce l’idea di ambientare la storia nel calcio femminile?
Nasce proprio dalla mia esperienza come allenatore di calcio femminile. Lì ho notato la differenza tra ragazzi e ragazze e mi sono reso conto che sono realtà diversissime. Nel brano avrei potuto parlare di qualsiasi ruolo o lavoro, anche perché le donne sono da sempre vittima di stereotipi e soprusi. Parlo però attraverso uno sport ancora ampiamente maschile e quindi fortemente divisivo.
Quindi è un brano dove racconti anche la tua esperienza diretta, anche se da spettatore esterno?
Frequentando le donne e l’ambiente calcistico femminile, ho capito tante cose. In questo brano, ho cercato di immedesimarmi in quel mondo e ho osservato i comportamenti, i modi di fare e gli atteggiamenti. Come dicevo, il calcio è ancora fortemente misogino, in tutte le categorie locali e nazionali. Così, ho voluto raccontare anche questa mia piccola esperienza e ho voluto utilizzare questo sport come metafora per il raggiungimento del sogno. Mi è sembrata l’immagine più potente e ben conciliante con il senso del brano. Infatti, ad Anagni, dove alleno, siamo partiti con poche ragazze e oggi invece possiamo contare addirittura su diverse categorie.
La volta buona anche come messaggio di speranza però per tutti?
Certamente! Il mio messaggio per tutti è di non arrendersi, di inseguire i propri sogni e fare di tutto per realizzarli. Mai fermarsi alle prime difficoltà e cercare di superare gli ostacoli. Nel brano racconto del sogno calcistico, dall’inizio alla realtà professionistica. Senza aver paura dei pregiudizi.
Ci possono essere anche più volte buone?
Io sono stato fortunato, ho realizzato il sogno di allenare e sto realizzando il mio sogno artistico. Quindi sì, sono sicuro che le volte buone possono essere tante e diverse. L’importante è credere in se stessi e nei propri mezzi. La vita è imprevedibile.
Il 24 novembre, in concomitanza con l’uscita del brano, prenderai – come già detto – parte all’evento La volta buona – (Non) Sono solo parole…
Questo evento sarà importantissimo, la giusta location anche per presentare questo brano e per raccontare una situazione, che purtroppo, si amplifica giorno dopo giorno. All’interno ci sarà anche un talk, un dibattito con il pubblico presente, diverse testimonianze e ci saranno anche dei momenti sportivi e musicali. Insomma, lo scopo è di sensibilizzare le persone presenti, cercando di non essere pesanti e con tantissimi ospiti.
Quindi, chi ci sarà all’evento?
Oltre a me, dove presenterò il mio brano, ci saranno anche tantissimi ospiti tra cui: i giornalisti Monica Bertini e Sandro Sabatini, la criminologa Flaminia Bolzan, l’antropologa forense Chantal Milani e ancora, Marco Carena, Luigi Giannelli, Le Tre e Quarto, Alice Pignagnoli, Claudia Barcellona, Martina Cetrangolo e Martina Beltrami. La serata sarà condotta da Simona Sorbara con Davide De Masi. Un cast ricchissimo per un evento importantissimo.
Quanto sono importanti eventi come questo per sensibilizzare su un tema così delicato come la violenza sulle donne e la violenza di genere?
È fondamentale! Infatti, spero che questi eventi si propaghino il più possibile. Partendo dalle scuole e arrivando in tutta Italia. Questo deve essere un progetto a lunga durata e non un evento singolo. L’importante è sensibilizzare e educare, questi eventi servono a questo. Noi artisti dobbiamo essere in prima fila.
È importante che gli artisti uomini si schierino in prima linea per questa lotta contro la violenza?
È importantissimo! Anche una canzone può fare la differenza e se un uomo si schiera, forse, il tema, acquisisce una forza diversa. Perché diventa un problema di tutti, diventa un qualcosa per cui tutti dobbiamo trovare una soluzione. Noi uomini siamo fortunati, ma le donne sono migliori.