Gennaro Guadagno: intervista

“Nient’altro” è un brano in cui l’artista racconta della sua chitarra, poiché c’è stato un periodo in cui l’ha trascurata a causa delle molte distrazioni a disposizione dei giovani. Ad un certo punto si è fermato a guardarla, rendendosi conto che stava trascurando la cosa più importante per lui e che non voleva assolutamente farlo. Il cantautore si descrive come una persona che ama godersi la vita, ma, non deve mai perdere di vista il proprio obiettivo.

 

Qual è stato il momento che ti ha fatto dire “voglio fare musica”?

La scintilla vera e propria c’è stata quando all’età di 15 anni cominciai a strimpellare la vecchia chitarra di mio padre. Ci avevo già provato prima ad avvicinarmi a questo strumento ma senza mai prenderla sul serio. Da quel momento in poi diventò, invece, una vera e propria ossessione, restare a casa a suonare tutto il tempo diventò la cosa che mi rendeva felice. Ricordo che agli inizi non ci pensavo minimamente  a cantare, poi man mano durante le serate in compagnia , durante i falò cominciai a canticchiare e la sensazione provata in quei momenti fu magica, così mi dissi “io voglio vivere di questo”.

 

Come nasce una tua canzone? Esiste qualche ritualità dietro l’atto della scrittura?

Io dico sempre che la scrittura è per me una sorta di terapia, poiché quando scrivo una canzone è perché in quel momento sento il bisogno di farlo. Di solito l’ispirazione mi viene quando mi succede qualcosa che provoca in me una forte emozione che attraverso la scrittura riesco a racchiudere, mettendomi a nudo e buttando fuori tutto.

 

È uscito il tuo nuovo singolo: ce lo racconti in poche parole?

Il mio nuovo singolo “Nient’altro” è disponibile dal 12 gennaio su tutte le piattaforme digitali, ma in realtà è nato più o meno un anno e mezzo fa. Nel brano racconto di quanto sia facile distrarsi e perdere di vista i propri obiettivi e dell’importanza quindi di riuscire a mantenere un equilibrio nella propria vita.

 

Ci racconti il percorso emotivo che ti ha portato alla realizzazione del pezzo?

In  questo singolo parlo del mio rapporto con la chitarra e con la musica in generale, in particolare parlo di un momento in cui mi stavo un po’ allontanando da essa, mi stavo facendo trasportare troppo dalle varie distrazioni che può avere un ragazzo della mia età, perdendo di vista la cosa che in realtà è per me la più importante. Ad un certo punto mi resi conto di questo e trovatomi faccia a faccia con la chitarra sentii il bisogno, quasi,  di farmi perdonare. Così venne fuori “Nient’altro”.

 

Qualche anticipazione per i tuoi prossimi lavori e impegni?

In questo momento mi sto concentrando principalmente sulla scrittura e la creazione di nuovi singoli. Quello che posso dire è che abbiamo già cominciato a lavorare sul prossimo brano e che non passerà tanto tempo prima di poter farlo ascoltare a tutti.