Gli On the Moon ci raccontano “La stanza di Elena” singolo contenuto nel Double A-side “Zero”

“La stanza di Elena” è il nuovo singolo degli On the Moon contenuto nel Double A-side “Zero” che include anche il brano “Ansia”.  Il titolo è stato scelto per enfatizzare un tema comune tra le due canzoni: il concetto di cambiamento. Anche se questo può sembrare difficile e negativo all’inizio, può portare a risultati positivi nel lungo termine, nonostante le sfide immediate possano apparire insormontabili. Questa nuova release segna un nuovo inizio per la band. 

Ciao a tutti e benvenuti! È un piacere avervi qui. Per iniziare, potreste presentarvi e dirci un po’ di più su come vi siete formati come band?

Ciao e grazie per questa possibilità!
Siamo gli On The Moon, un progetto electro rock.

Ci siamo formati nel 2020 dalle ceneri di un’altra formazione, i cui due membri rimasti hanno fondato il progetto che dopo varie versioni ha la sua forma finale odierna.

Da dove nasce il nome della vostra band?

Volevamo un nome che esprimesse cosa ci fa sentire questo progetto.
In inglese ci sono vari modi per descrivere questa sensazione: “over the moon”, “to the moon and back” ecc, e abbiamo scelto quello che ci suonava meglio.

Quali sono state le vostre principali influenze musicali?

Spaziamo dalle nostre radici che arrivano dalla spina dorsale della musica rock, (band iconiche come Red Hot Chili Peppers e Beatles) fino ad arrivare a chi è più vicino al nostro genere come Bluvertigo, Subsonica, Tre Allegri Ragazzi Morti, Verdena.

Come descrivereste il vostro stile musicale?

Ci avvaliamo del termine “electro rock” per semplicità, ma i nostri brani hanno molte sfaccettature.

Non ci è mai piaciuta l’idea di definirci in un solo genere, anche se il minimo comune denominatore sono l’uso dell’elettronica e le sonorità aggressive del rock.
Uno dei più bei complimenti che ci sono mai stati fatti è “quello che fate voi non c’è, di sicuro non in questo paese.”

Avete qualche rituale o routine particolare prima di salire sul palco?

Di solito è il momento per le ultime istruzioni/raccomandazioni e delle pacche sulle spalle.
E cerchiamo di portare con noi sul palco sempre qualcosa che ci accompagni.
Ad esempio vicino alla pedaliera del basso è sempre presente la ciotola del nostro amato gatto Zero, venuto a mancare qualche mese fa, a cui non potevamo non dedicare il titolo di questa release.

Potete parlarci del vostro ultimo singolo “La Stanza di Elena”? Cosa vi ha ispirato nella sua creazione?

E’ uno dei brani che abbiamo scritto più di recente e che segna l’inizio di una nuova era per la band. Si ispira a molti cambiamenti avvenuti sia all’interno band che nella vita personale dei suoi componenti, non sempre positivi nell’immediato, ma che sulla lunga distanza ci hanno portato a crescere sia musicalmente che umanamente.

Come vedete il futuro della band? Avete progetti o sogni particolari?

Per il momento ci stiamo concentrando sui live a promozione della nuova release, ma allo stesso tempo stiamo anche scrivendo del nuovo materiale da far uscire dopo l’estate.

Prima di concludere, c’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?

Con il rischio di sembrare retorici invitiamo tutti i lettori a sostenere la musica indipendente italiana ed essere curiosi di scoprire le realtà che questo settore offre.

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