Intervista ad Al Vox: “La Ballata di Christiane” è un equilibrio d’ispirazione

Ciao Alberto, i testi delle tue canzoni sono noti per la loro profondità emotiva. Come scegli i temi e le storie da raccontare?

Sono molto attivo nel trattare l’esistenzialismo. L’anima delle persone. Soprattutto chi in difficoltà psichica. Ma se ho scelto di percorrere questo viaggio è perché sono stato il primo ad essere stigmatizzato. Ma anche cresciuto prima e quindi corazzato e cosciente del male che dilaga. Primo palco, in effetti, 2007: nemmeno Diciottenne.

È appena uscito il tuo nuovo mii EP double track, che racchiude “Christiane”, la storia di Christiane Vera Felscherinow ed un’emozionante reinterpretazione della “Ballata della Moda” di Luigi Tenco. Che significato ha per te la storia di Christiane e perché hai deciso di condividerla con il pubblico?

Perché nei miei testi parlo anche della salvezza dei reietti. Ma lei è una salvezza storicamente provata. Può essere esempio per capire che non è mai tardi.

Invece, cosa ti ha spinto a riflettere sulla schiavitù delle mode nella società moderna attraverso la cover di Tenco?

Parla di una moda fanatica, Viziosa e Viziata. Non differisce molto da una visione “Tossica “ della vita. E la trovo attuale per tutti i tempi.

Come mantieni un equilibrio tra la narrazione e l’emozione nelle tue canzoni?

Con il sorriso, semplice. Con il sorriso e la mente che si ispira e respira.