Le Out Offline raccontano “Cicatrice allo specchio” – Intervista

“Cicatrice allo specchio” è un brano che ha lo scopo di far riflettere sulla catena di violenza che ritroviamo nella relazione vittima-carnefice, poiché spesso chi commette violenza a sua volta è stato vittima di essa. Questa canzone rappresenta un grido di solidarietà, un abbraccio sonoro e un invito a condividere il peso delle lacrime, contribuendo così a spezzare la catena della violenza.

In questo mondo, che dovrebbe essere un rifugio per tutti, assistiamo troppo spesso a eventi di violenza, che non è solo fisica ma che si insinua anche nelle parole taglienti, nelle minacce silenziose e nelle catene invisibili dell’oppressione. È un male che non può essere accettato né giustificato in alcun modo. Ognuno di noi ha il diritto di vivere senza paura, senza essere costretto a nascondere cicatrici invisibili di abusi. È tempo di alzare la voce, di infrangere il silenzio che avvolge questa ingiustizia. Dobbiamo coltivare la consapevolezza, educare le menti e promuovere il cambiamento culturale.

In questo contesto, il nostro ruolo di artisti diventa cruciale. Possediamo una piattaforma unica per influenzare le menti e i cuori di chi ascolta. Lavoriamo insieme per promuovere una cultura in cui la musica non solo intrattiene, ma suscita riflessioni e sia un mezzo di comunicazione forte e potente. Ogni parola che pronunciamo, ogni azione che compiamo, dovrebbe essere un grido contro la violenza.

Quali sono stati i momenti che vi hanno fatto dire “vogliamo fare musica”?

La passione per la musica è nata con noi e ci accomuna da sempre. Da piccole passavamo i pomeriggi sul divano a scrivere canzoni con papà che suonava la chitarra e noi che cantavamo. Ricordiamo ancora che il nostro primo brano s’intitolava “La bimba e la fata”. Avevamo 4 e 5 anni ed ogni persona che incontravamo diventava il nostro fan ideale. Man mano la musica è diventata sempre più importante nelle nostre vite, tanto da non considerarla più solamente un hobby. Abbiamo sempre studiato musica e attualmente frequentiamo il Conservatorio. Nel 2019 nasce il progetto “Out Offline” dalla nostra necessità di una ricerca stilistico-musicale basata sulla fusione di diversi generi.

Come nascono le vostre canzoni? Esiste qualche ritualità dietro l’atto della scrittura?

Le nostre canzoni nascono generalmente in maniera spontanea; Zaira quotidianamente si siede al pianoforte e durante lo studio crea dei giri armonici che potrebbero essere efficaci per nuove composizioni ed io, Sonia, nel momento in cui li ascolto comincio a canticchiarci sopra delle melodie che creo sul momento finchè non trovo quella che trovo più adatta. E così tra una nota e l’altra scriviamo il testo e facciamo in modo che parole e musica siano una cosa sola ed esprimano un nostro modo di essere. Infatti, per i testi ci lasciamo ispirare dalle vicende di attualità che trasformiamo in creazioni musicali, mettendone in evidenza l’importanza che esse assumono nella quotidianità di ognuno di noi e la maniera in cui noi stesse le percepiamo.

È uscito il vostro nuovo singolo “Cicatrice allo specchio”: ce lo raccontate in poche parole?

“Cicatrice allo Specchio”, il nostro ultimo brano inedito, nasce con l’intento di spezzare la catena vittima-carnefice, consapevoli che chi perpetua la violenza è stato spesso vittima di essa. Ognuno di noi ha il diritto innato di vivere libero dalla paura, ma troppo spesso nel mondo in cui viviamo, che dovrebbe rappresentare un rifugio per tutti, ci troviamo a fronteggiare episodi di violenza, una violenza che non si manifesta solamente in forme fisiche, ma si nasconde nelle parole taglienti, nelle minacce silenziose e nelle catene invisibili dell’oppressione.

Ci raccontate il percorso emotivo che vi ha portato alla realizzazione del singolo?

La canzone è il risultato di una riflessione maturata in seguito ai sempre più frequenti episodi di violenza che aumentano annualmente in modo preoccupante. Si propone come un inno alla non-violenza, che mira a spronare le vittime a denunciare i propri carnefici, a ribellarsi, reagire e amarsi.

Noi crediamo che sia giunto il momento di fare rumore, di rompere questo silenzio assordante, perché nessuno deve essere costretto a nascondere cicatrici invisibili di abusi subiti.

Al singolo si accompagna anche un videoclip. Ce ne vuoi parlare?

Il videoclip di “Cicatrice allo specchio”, dedicato alla memoria di Giulia Cecchettin e a tutte le vittime di violenza, è stato strutturato in modo tale da porre sotto una stessa luce un insieme di esperienze personali da cui emerge la fragilità vista da varie prospettive. Nel frame iniziale del video, la ragazza vestita di bianco che danza rappresenta il senso di libertà, purezza e pace. È il simbolo della ribellione alle regole imposte da una società che spesso non tutela gli individui. Ha il compito di incarnare un soggetto che non deve essere costretto a rispettare né vincoli, né barriere, né padroni. Il video intende trasmettere un messaggio di speranza e libertà, superando il muro di incomunicabilità che purtroppo caratterizza la nostra società. Le immagini sono state volutamente tratte dal web, che costantemente testimonia la gravità del fenomeno. Vogliamo raccontare la diversa percezione che ogni individuo ha della violenza e le singole reazioni. Ciò che spinge il carnefice a commettere abusi non ha sesso, colore né religione, ma riguarda tutti.

Avete qualche anticipazione per i vostri prossimi lavori e impegni?

Stiamo lavorando per definire sempre maggiormente la nostra direzione musicale; scriviamo nuovi inediti e spesso ne stravolgiamo anche altri che abbiamo scritto in passato, restituendoli in una veste nuova. A breve ci saranno diverse novità quindi seguiteci per scoprire verso dove continua a portarci la musica!

Potete trovarci su Instagram (@out_offline_official), YouTube (out offline), TikTok (@out_offline_music) e potete ascoltare i nostri inediti su tutti i digital  store semplicemente cercando Out Offline. A presto!