La società odierna ci impone ritmi frenetici, tra lavoro, notifiche e stimoli costanti. Michee, con il suo nuovo singolo Dolce far niente, si fa portavoce di un’esigenza sempre più diffusa: il bisogno di spegnere tutto e concedersi un momento di puro relax. Il brano nasce da una sensazione di affaticamento e dalla voglia di disconnettersi dal mondo digitale per riscoprire la pace interiore. Attraverso parole semplici ma incisive, Michee descrive il desiderio di osservare le stelle senza l’interferenza dei social media, sottolineando il contrasto tra la bellezza della natura e l’opprimente bombardamento tecnologico.
Michee non propone solo una canzone, ma un’esperienza: un viaggio musicale che conduce l’ascoltatore dalla tensione iniziale alla soddisfazione di aver raggiunto uno stato di autentica tranquillità. Un messaggio potente, che invita a riflettere su quanto sia importante ritagliarsi il tempo per il dolce far niente.
Qual è stato il momento che ti ha fatto dire “voglio fare musica”?
Già alle gite scolastiche, intrattenevo gli amici e i maestri con l’armonica a bocca, e mi accorgevo di riuscire a far cantare tutti in coro. Mi sentivo molto fiero di me stesso. A 16 anni, durante un’esibizione musicale scolastica, ho improvvisato una sonata classica e ho ricevuto i primi applausi da un pubblico sconosciuto. Da quel momento, non ho mai voluto perdere quella sensazione.
Come nasce una tua canzone? Esiste qualche ritualità dietro l’atto della scrittura?
Le mie canzoni nascono da situazioni vissute ed emozioni provate in quel momento, quando mi siedo al piano. “Dolce far niente” l’ho iniziata a scrivere mentre facevo i bagagli per una grande vacanza, e l’ho terminata in Asia. Le mie canzoni sono emozioni che grido in quel momento, cercando di condividerle con il pubblico.
È uscito il tuo nuovo singolo: ce lo racconti in poche parole?
Il mio nuovo singolo, “Dolce far niente”, parla del bisogno di staccare dalla quotidianità e di uscire dalla frenesia della vita moderna, dominata dalla tecnologia. Nel brano ci sono due stati d’animo contrapposti: da un lato, la serenità che si prova nella natura, dall’altro, il ritornello ritmico che riflette la contentezza di aver raggiunto quella meta.
Ci racconti il percorso emotivo che ti ha portato alla realizzazione del pezzo?
Per me, che sono cresciuto in un’epoca senza telefonini e media, è stato come un ritorno alla tranquillità di un tempo, quando non si era sempre raggiungibili e si poteva evadere più facilmente dalla vita quotidiana. Ho sentito l’esigenza di raccontare questa esperienza ai giovani che non conoscono altro, e ricordare a chi come me ha vissuto quel passato.
Al singolo si accompagna anche un videoclip. Ce ne vuoi parlare?
Purtroppo, è solo un Lyrics Video, poiché non sono riuscito a finalizzarlo completamente. Tuttavia, non escludo la possibilità di girare un video nella natura, quando le temperature lo permetteranno.
Qualche anticipazione per i tuoi prossimi lavori e impegni?
Sto finendo il mio prossimo EP, che tratta tematiche più critiche rispetto all’amore, come la guerra (esemplificata nel brano “Mai Più”). Ci sono anche riflessioni sull’intelligenza artificiale nel brano “Nessun Dorma” e sulla manipolazione dei media in “Nebbia”. Un EP con il messaggio di tenere gli occhi aperti e non lasciarsi intrappolare.
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