Il nuovo singolo dei Rogue Charlie, intitolato “La Tempesta”, è un viaggio emotivo attraverso le complesse sfumature dell’ansia, un brano che affronta la minaccia invisibile che incombe sulle nostre vite quotidiane. La band ci invita a esplorare il terreno instabile dell’emozione umana, offrendo un’esperienza sonora che è al tempo stesso avvincente e riflessiva.
Il cuore della canzone è l’ansia, presentata non solo come una semplice sensazione, ma come una tempesta imminente che si manifesta nei momenti più impensati. I Rogue Charlie dipingono abilmente il quadro di questa minaccia, facendoci sentire la paura, la generazione di impotenza e l’oscuramento della nostra visione del futuro. La musica si snoda attraverso melodie avvolgenti e testi penetranti, creando un’atmosfera che risuona con chiunque abbia mai affrontato l’incertezza interiore.
Qual è stato il momento che vi ha fatto dire “vogliamo fare musica”?
L’idea è nata da due membri del gruppo, che hanno poi coinvolto un po’ alla volta anche gli altri. Inizialmente ci divertivamo a riarrangiare cover dei nostri gruppi e cantanti preferiti, ma pian piano abbiamo iniziato a scrivere inediti, e da quel momento abbiamo capito che era la strada giusta da percorrere, sia per il riscontro ottenuto dalle altre persone, ma anche dalla soddisfazione di fare musica.
Come nascono le vostre canzoni? Esiste qualche ritualità dietro l’atto della scrittura?
La scrittura dei brani segue un processo naturale, solitamente l’idea nasce da un membro del gruppo, viene poi proposta e insieme si elabora, in modo da dare a ciascuno la possibilità di esprimere il proprio stile e idea nel brano. È un processo dinamico, senza regole, che può richiedere più o meno tempo, ma è proprio qui che risiede il cuore di ciò che facciamo.
È uscito il vostro nuovo singolo: ce lo raccontante in poche parole?
“La Tempesta” è un brano in cui l’ansia fa da tema principale. È vista come una minaccia che incombe sulle nostre vite: ci spaventa, ci fa sentire impotenti e offusca la visione che abbiamo del futuro. A volte, però, non si riesce a spiegare, e rimaniamo incompresi agli occhi degli altri, giudicati come folli, preoccupati per una tempesta imminente che nessuno riesce a vedere tranne che noi stessi.
Ci raccontate il percorso emotivo che vi ha portato alla realizzazione del singolo?
Le sensazioni che volevamo descrivere in questo brano erano chiare, proprio perché sono riflesso di qualcosa che noi e la nostra generazione possiamo provare ogni giorno nell’approcciarci alla vita adulta in una società competitiva e frenetica. Purtroppo è un tema attuale e ricorrente, soprattutto nei giovani, che è anche però segnale del fatto che ci sia un discorso in atto sull’importanza della salute mentale.
Qualche anticipazione per i vostri prossimi lavori e impegni?
A gennaio del prossimo anno pubblicheremo un progetto di cinque canzoni, di cui fanno parte anche gli ultimi due singoli usciti negli scorsi mesi, frutto di un bel lavoro di composizione e registrazione in studio.