“Lieve”, il terzo album dei Sandflower, raccoglie riflessioni e impressioni sui nostri tempi, affrontando tematiche relative alla condizione umana. Il disco incorpora spunti su ciò che siamo, ciò che ci circonda e ciò che abbiamo sperimentato dopo un periodo di isolamento forzato. La direzione scelta dalla band è quella di offrire un racconto privo di filtri, esplicito, diretto e duro.
È uscito il vostro nuovo disco dal titolo “Lieve”: ce lo raccontate in poche parole?
Ciao a tutti e grazie per averci dato la possibilità di parlare del nostro nuovo lavoro.
“Lieve” è un viaggio all’interno della quotidianità che ci circonda, raccoglie riflessioni e impressioni sui nostri tempi ed affronta tematiche relative alla condizione umana.
La dialettica che abbiamo scelto di usare è priva di filtri, esplicita, diretta e dura.
Quali sono state le principali ispirazioni musicali e tematiche per questo disco?
L’ispirazione maggiore è nata osservando il mondo cambiare intorno a noi, di riflesso, ha forzato il cambiamento anche in noi.
“Lieve” Incorpora spunti su quello che siamo, quello che ci circonda, quello che abbiamo sperimentato dopo un periodo di isolamento forzato e di una crescente preoccupazione internazionale su tanti temi; dal cambiamento climatico al disgregamento del tessuto sociale.
Ci sono collaborazioni speciali nel nuovo album? Se sì, con chi e come sono nate?
Ogni nostro album è stato protagonista di una collaborazione con altri artisti/amici.
Riteniamo che la condivisione e la contaminazione siano fondamentali per poter proseguire il cammino e anche “Lieve” non è stato da meno.
Il testo di “Supernova “è stato scritto e cantato da CarloDeath (Mexican chili funeral Party / KenShiro Nine Holes), i synth in brani come “Burattini del Dio Denaro” e “Come le Montagne” sono stati creati dal Maestro Alessandro Carugo (knK /Solista) e i campionamenti dall’ormai fedele Davide Tavecchia (Army of the Universe)
Avete sperimentato nuovi suoni o tecniche di registrazione in questo progetto?
Ci siamo avvalsi come in “Greve” della professionalità e della competenza di Davide Tavecchia (Twilight Studio).
Volevamo creare un disco moderno, di impatto, che veicolasse tutti i messaggi possibili ma che fosse anche interessante e sorprendente.
Lui ci ha aiutato a plasmare il suono e ad aggiungere strati sonori inaspettati; abbiamo usato sia strumenti canonici per creare suoni particolari sia strumenti esotici come la Tongue Drum per rendere il tutto esotico.
Quale messaggio sperate che i vostri ascoltatori colgano da questo nuovo lavoro?
Ogni traccia è stata scritta con l’intento di riflettere le diverse sfide che tutti noi affrontiamo nella vita, ma anche di celebrare la forza interiore che ci permette di superarle.
Vorremmo che gli ascoltatori sentano che non sono soli nelle loro lotte e che la musica possa essere un rifugio, una fonte di conforto e ispirazione.
Quando inizierà il vostro prossimo tour e quali sono le prime date confermate?
Stiamo lavorando per ultimare tutte le date, quindi consigliamo a tutti di tenere d’occhio i nostri canali social e il nostro sito web per aggiornamenti.
Non vediamo l’ora di tornare sul palco e condividere” Lieve” con tutti voi.
Avete in programma qualche sorpresa speciale per i vostri fan durante i concerti?
Anche se non vogliamo svelare troppo, possiamo dire che abbiamo lavorato su una scaletta che include alcuni pezzi del nostro vecchio repertorio che non eseguiamo da anni e ci saranno altro soprese.
Speriamo che queste piccole sorprese rendano ogni concerto un’esperienza speciale per tutti voi.